Le 4 del Pomeriggio
Da quattro anni proponiamo ai ragazzi e alle ragazze del territorio diocesano, viaggi estivi esperenziali che facciano vivere loro a stretto contatto con esperienze di disagio sociale, ma anche di impegno civile. Perché siamo convinti che – come diceva il poeta James Russel Lowell – “un rametto di esperienza vale un intera foresta di avvertenze”. Le mete sono diverse, in Italia o all’estero. I viaggi sono aperti a giovani tra i 16 e i 29 anni, sono organizzati in piccoli gruppi di 9 persone, compresi gli accompagnatori, che di solito sono preti o suore. Alla gestione dei viaggi, però, collaborano anche operatori e operatrici Caritas e altri giovani di gruppi strutturati dalla Diocesi, come gli Scout e l’Azione Cattolica. Le realtà ospitanti sono altre Caritas o associazioni che operano in territori più difficili e disagiati. I temi affrontati spaziano dall’impegno antimafia, alla situazione dei detenuti nelle carceri, allo sfruttamento degli immigrati nei lavori agricoli, al riscatto sociale. I giovani hanno visitato realtà importanti, come Trabzon, in Turchia, nella missione di Caritas Turchia, il distretto di Elbasan, in Albania, nei centri per bambine/i e ragazzi/e delle Suore delle Figlie della Carità, Padova e Milano, con visite ed esperienze nelle carceri grazie all’accoglienza dell’associazione Ristretti Orizzonti e della Fondazione Don Gino Rigoldi, nell’Agro Pontino nei campi di accoglienza rifugiati assistiti dai Padri Scalabriniani. Alle esperienze di volontariato si affiancano, quasi sempre, incontri con testimoni diretti e la conoscenza dei territori.

Il Progetto “Giovani sul campo: attivare, partecipare, cambiare”
In collegamento con le iniziative de “Le 4 del Pomeriggio”, il progetto, finanziato dai Fondi 8×1000 della Chiesa Cattolica, ha l’obiettivo di promuovere il volontariato giovanile attraverso un percorso “partecipativo” nel quale sono gli stessi giovani a diventare “peer educator” nei confronti dei loro coetanei e a promuovere azioni di formazione e di conoscenza dei servizi territoriali della Caritas diocesana. Ma anche con l’obiettivo di creare una Young Caritas territoriale, che – come previsto a livello nazionale – diventi “un luogo sempre più dei giovani e per i giovani”. Nell’ottica che lo scambio intergenerazionale sia un elemento fondamentale per unire tradizione e innovazione.
Il progetto prevede che dagli stessi giovani possano nascere idee per dare linfa ai vecchi servizi, ma anche per far nascere altri servizi in linea con i nuovi bisogni e con i tempi che stiamo vivendo.